“Mi piace il verbo sentire… Sentire il rumore del mare, sentirne l’odore. Sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra, sentire una penna che traccia sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l’odore di chi ami, sentirne la voce e sentirlo con il cuore.
Sentire è il verbo delle emozioni ci si sdraia sulla schiena del mondo e si sente. (A. Merini)”
In una relazione sana e integra, l’indipendenza autentica è basata sulla capacità di dipendere dall’altro e allo stesso tempo si consente all’altro di dipendere da noi (Lingiardi, 2005).
Questa definizione sta a significare che nei contesti sociali in cui siamo immersi una qualche forma di dipendenza affettiva sia necessaria e naturale.
La relazione di coppia rappresenta un’alchimia straordinaria che nell’essere coppia attraversa sia periodi d’intimità e amore e sia periodi di incomprensioni e di conflitti. Nonostante ciò,
Cosa si può fare per migliorare una relazione di coppia?
Prima di tutto è necessario considerare che nella relazione l’obiettivo della coppia è crescere insieme.
Si può valutare la relazione rispetto a quattro aspetti su cui riflettere e poter migliorare.
1. La relazione di coppia come un processo in cambiamento
Considerare la relazione di coppia non come un “contratto o qualcosa di rigido”, ma un processo in continuo movimento in cui i due partner si impegnano alla costruzione del rapporto. L’essere coppia nel processo di crescita continua, teso a raggiungere il soddisfacimento sia uno o più bisogni personali e sia a raggiungere bisogni collegati ai due partner. Questo si raggiunge con impegno e dedizione. A tal proposito Rogers afferma: “Ciascuno di noi può impegnarsi in un’opera comune per il processo di cambiamento del nostro rapporto attuale, perché questo rapporto oggi arricchisce il nostro amore e la nostra vita, e desideriamo che cresca”.
2. La relazione di coppia incentrata sull’empatia
Favorire la comunicazione profonda, tra i partners, dei sentimenti e dell’emozioni in cui il contenuto del dialogo ne è guarnito; significa che è necessario prestare attenzione ai gesti, ai silenzi, agli sguardi che rappresentano i modi di comunicare; questi modi di comunicare aiutano a comprendere la “mappa” dell’altro, ossia cosa sta provando l’altro in quel momento.
“Evitare” di dare sentenze rispetto all’altro, ma è più utile cercare di esprimere la sensazione che si sta vivendo in quel momento. L’ascolto del significato di ciò che l’altro ci sta comunicando, fa sentire la persona compresa e accolta, e a sua volta determina il coinvolgimento emotivo dell’altro.
È utile ricordare che durante una discussione, se si fa una domanda in termini accusatori è poco probabile che l’altro dia una risposta sincera!
3. La relazione di coppia vissuta sul “sentire“
Cercare, il più possibile, di “spogliarsi” del ruolo imposto e quindi rigido, inamovibile frutto per esempio della famiglia di origine, della religione, della cultura sociale di appartenenza ecc, che pone la persona a rivestire quel ruolo che gli altri si aspettano. Meglio è, rivestirsi di aspettative rispetto a ciò che si “sente” e non a ciò che si “deve” sempre fare. “Vogliamo vivere secondo le nostre scelte, quanto più profondamente ci riesca di sentirle e NON vogliamo essere modellati dai desideri, dalle regole, dai ruoli che gli altri sono anche troppo ansiosi di accollarci.”
4. La relazione di coppia come reciprocità
Una coppia che si impegna nella crescita della coppia ha portato con sé una crescita di se stesso. Promuovere e facilitare reciprocamente lo sviluppo della propria individualità, come persone in contatto con i propri sentimenti, emozioni ed accettarsi per come si è: “Esseri umani ricchi di sfaccettature”! Tutto ciò arricchisce la coppia, ma potrebbe anche comportarne una sua rottura. Se scopro me stesso significa entrare in contatto ed essere pienamente consapevole dei sentimenti interiori. A questo punto si può valutare se far cadere la propria maschera di un ruolo costruito di se stesso e mostrarsi all’altro veramente.
Quando la relazione di coppia funziona?
Nella coppia la relazione si può definire “sana” quando si ha la capacità di dipendere dall’altro e allo stesso tempo si consente all’altro di dipendere da noi. Uno squilibrio in tal senso crea una relazione disfunzionale.
Per approfondimenti potete andare al seguente link: dipendenza affettiva
Bibliografia
Rogers, C.R. (1972) Becoming partners. Marriage and its alternatives, New York, Delacorte Press (trad. it. Partners. Il matrimonio e le sue alternative, Roma, Astrolabio, 1974).